BIANCO DI CUSTOZA (DOTTORE)
La città di Custoza si sviluppò alla fine del XIII secolo attorno ad un corpo di guardia costruito durante le guerre tra Mantova e Verona. Sebbene tutti i documenti relativi all'acquisto e alla vendita di vigneti e commercio di vino in questa zona siano datati solo per il periodo, cadente dopo l'istituzione del comune, poi ci sono le prove, che la viticoltura e la vinificazione erano presenti in queste zone fin dall'antichità. Lo testimoniano, tra l'altro, i frammenti fossili dei primi vitigni rinvenuti nei pressi di Pesciaia di Bolca, che, secondo gli specialisti, contano più di 40 milioni di anni, quindi esistevano in queste aree molto prima della comparsa della razza umana.
Le prime tecniche di vinificazione qui apparvero nel VI secolo aC. quando gli Etruschi entrarono in contatto con Reti Arusmati – ex veneti. In epoca romana la maggior parte di questa zona era già coltivata a vite. Da allora, nei secoli, molte sono state le citazioni della coltivazione della vite in queste zone, che - al contrario della situazione, come è successo in altre regioni, non hanno mai sentito grandi crisi.
Nella parte meridionale della Riviera del Garda la coltivazione prevalente sono i vitigni a bacca bianca, principalmente Trebbiano Toscano e Garganega (un ceppo tipico del vicentino), e anche Tocai Friulano, Malvasia Toscana, Riesling Italico oraz Cortese. Sono queste varietà, connesso in modo intelligente, creare un blend utilizzato nella produzione del Bianco di Custoza - un vino secco dal retrogusto delicato e leggermente amarognolo e dall'intenso profumo di vino. Questo vino è stato apprezzato, almeno dal XVI secolo, dai papi, artisti e grandi comandanti militari. In molti casi, è a questa bevanda che devono i loro caldi ricordi, oscurandoli con molto meno piacevoli reminiscenze di questa terra, che, per la sua posizione strategica, è diventata spesso teatro di crudeli e costose battaglie.
Consorzio Tutela Bianco di Custoza
Piazza Matteotti, 8
37011 Bardolino (VR)
ITALIA