Boca
BOCA (DOTTORE)
Il vino Boca è una delle rare gemme dell'enologia piemontese, perché la sua produzione non è mai stata realizzata su larga scala. Boca ha una lunga storia ed è conosciuta da secoli oltre i suoi confini naturali. Troviamo innumerevoli testimonianze nella storia del Novarese, a dimostrazione della fama di questo vino, tra l'altro, vi sono ripetuti riferimenti a grandi consegne di vino Boca per l'esercito spagnolo, che occupava i quartieri di Milano.
Il carattere unico del terreno nei vigneti situati nelle colline delle zone di Boca e Maggiora, non solo fornisce un ambiente ideale per il vecchio vitigno Nebbiolo, ma garantisce le giuste condizioni per la crescita anche ad altri due ceppi tipici di questo terreno collinare, che sono il complemento perfetto per il ceppo Nebbiolo. Si tratta delle varietà Bonarda Novarese e Vespolina, apparsa in questa zona solo pochi secoli fa.
Tra i viticoltori di Boca c'era l'architetto Alessandro Antonelli, ideatore della Mole Antonelliana di Torino. Antonelli migliorò i metodi di allevamento, introduzione di nuove e migliori tecniche, tra l'altro, il sistema di gestione della vite, consistente nello stendere i germogli del cespuglio in un quadrato, su quattro supporti, conosciuto come "a quadretti maggiorino”.
Il prestigio del vino crebbe nel primo millennio con la diffusione della religione cristiana, per il fatto che viene utilizzato durante la liturgia. Nel novarese la vite era spesso coltivata da monaci di varie abbazie.
Nel 18° secolo un canonico Gaetano Perrucconi, l'enoteca del Vescovo di Novara, produzione trasferita da diversi antichi poderi nella zona della Maggiora, che gli apparteneva a Castello San Lorenzo. Oggi i discendenti del canonico mantengono gli standard di qualità stabiliti dal loro antenato, e l'immagine di un sacerdote, Il vino Boca che producono in etichetta è la migliore garanzia di questa qualità.