ho realizzato, con l'argomento, che ti consiglio, può sollevare molta opposizione, genere: “Ricevere ospiti - non è meglio rimandare tali considerazioni a tempi migliori??”
Capisco le obiezioni, Li condivido anche parzialmente, ma è anche vero, che tutti - sempre e ovunque - dell'avvento di quei "tempi migliori".” a malapena si aspettano o li localizzano in un futuro più o meno lontano. Dichiarazioni, che siamo entrati nell'età dell'oro, essere presentato da quelli ordinari, la cui attività pubblica sta effettivamente ritardando l'avvento di tale era. Eppure la vita va avanti e non è possibile rimandare i voti, nascita o festività annuali. Chissà, forse anche il bisogno di incontrare gli amici a volte è più vivo, quando il contatto con i propri cari può scaldare e illuminare la grigia realtà? Nelle condizioni del mondo moderno, non significherebbe un completo isolamento accettare l'invito formulato da Jan Kochanowski?: "Quindi, visitatore, visitami, quando tutto è nel fienile”?
Probabilmente dall'emergere della specie umana, l'uomo ha sentito il bisogno di soddisfare non solo i suoi bisogni fisiologici, ma anche mentale. Mangiare era anche inteso non solo per evitare la fame, ma esprimendo anche le abitudini di consumo dei vari gruppi sociali. Le differenze tra le abitudini di consumo hanno testimoniato il posto di ciascun gruppo nelle società contemporanee.
sociologo tedesco, Norbert Elias, nel suo libro Transformations of Customs in Western Civilization, scrive:
„…Nulla delle buone maniere a tavola è evidente… Non un cucchiaio, né una forchetta o un tovagliolo furono inventati un giorno da un uomo ingegnoso come strumento tecnico con uno scopo e un metodo di utilizzo chiaramente definiti. La loro funzione è stata progressivamente elaborata nel corso dei secoli, direttamente nella vita e nell'uso collettivo, ed è così che si plasma e si consolida anche la loro forma. Tutti, anche il più piccolo elemento di un rituale in continua evoluzione è accettato infinitamente lentamente, anche tale comportamento; che ci sembrano abbastanza elementari o semplicemente "razionali".”, come l'abitudine di raccogliere cibi liquidi; ogni azione, ogni manipolazione, ad esempio, come impugnare e azionare un coltello, con un cucchiaio o una forchetta, è standardizzato passo dopo passo. A poco a poco anche, quando osserviamo questa sequenza di immagini nel suo insieme, delinea il meccanismo sociale di questa standardizzazione…”
Questo è stato anche il processo di creazione del cosiddetto. regole sociali. I grandi educatori delle nazioni hanno ripetutamente sottolineato la necessità di preservare e coltivare queste forme, anche se ovviamente con un desiderio, per renderli il più semplici possibile.